Costi energetici insostenibili: Angelo Gnerre lo denuncia sul Corriere della Sera

fonte: https://wbox.it/costi-energetici-insostenibili-angelo-gnerre-lo-denuncia-sul-corriere-della-sera/

Nell’evidenziare le difficoltà per la crisi energetica, il quotidiano nazionale più autorevole ha riportato in terza pagina i problemi che sta fronteggiando il settore, rappresentato nella circostanza da ARISA di Confcommercio

Ha avuto un bell’impatto sull’opinione pubblica e su media e istituzioni l’intervento di Angelo Gnerre (Snef) apparso a pagina 3 del Corriere della Sera di sabato 20 agosto: si parla di aumenti in bolletta del 400%, ma soprattutto si dà finalmente risalto, in bella evidenza, alla voce della categoria, qui rappresentata da ARISA di Confcommercio.

Non commentiamo il fatto che un’altra sigla oggi possa rappresentare il settore, ma come asserisce Gnerre stesso, che di ARISA è consigliere, il vantaggio di questa associazione di categoria è che la sua organizzazione e tutti i costi per procedere nella tutela degli interessi di gestori e titolari di centri sportivi, sono coperti e il peso di questa realtà rappresentativa, almeno al Nord, è molto rilevante.

Non è un caso che la redazione del Corriere, per riportare l’allarme degli operatori sportivi, si sia rivolta ad ARISA, la quale ha lasciato il compito a chi ha ruolo e competenza nell’ esprimere opinioni ed istanze a beneficio del nostro settore. Ma, una volta tanto, sorprende positivamente che il nostro comparto, sempre ignorato da politica, media e istituzioni, non venga trascurato; in questo caso, ha inciso Confcommercio (con ARISA) che ha tenuto a dare spazio ad una delle tante categorie che rappresenta, ovvero i gestori di complessi sportivi.

Angelo Gnerre

In particolare le piscine, impianti estremamente energivori, la cui frequentazione dipende dalle temperature gradevoli offerte e dalla disponibilità piena a in completa sicurezza igienico-sanitaria dell’acqua, meno disponibile rispetto al passato per la crisi idrica, non possono subire un’ ulteriore restrizione o pesanti costi aggiuntivi, dopo essere state tanto penalizzate da crisi pandemica e chiusure improvvide determinate dalla politica. La stessa politica che oggi, in campagna elettorale, mendica consenso e voti anche allo sport e agli operatori sportivi per assicurare potere e poltrone a politici poco credibili e presentabili.

A parte alcuni politici meritevoli come Daniela Sbrollini, Antonio Rossi, Paolo Barelli, Claudio Barbaro e pochi altri, oggi fa comodo piazzare nei programmi elettorali anche lo sport, evocando addirittura lo Sport in Costituzione, quando questa conquista non ha portato nessuna attenzione in più o beneficio al nostro settore. Quindi diffidiamo delle false promesse elettorali di partiti dalla credibilità azzerata, puntando piuttosto a trovare spazi sui media che contano, come è avvenuto con il Corriere e Angelo Gnerre per ottenere gli aiuti e gli interventi strutturali evocati.

Secondo lo stesso Gnerre, inoltre, ARISA potrebbe essere il collante ideale per le problematiche di chi vive lo sport, non solo per educare alla pratica sportiva e avviare all’agonismo, assicurando i campioni che vincono tantissime medaglie, ma per svolgere l’attività di gestione come vere imprese divise fra sociale, educativo, salute e commerciale, vitale quest’ultimo per fare quadrare i bilanci. E perché l’attività gestionale sia sostenibile è necessario perseguire obiettivi di profitto che non vengano inficiati da costi energetici stellari. Grazie alle entrate adeguate e ai livelli del 2019, sarà possibile proseguire nell’impegno nell’agonismo di base e di alto livello, offrendo al contempo servizi adeguati a tutta la collettività.

Certo, il fitness è in ripresa e le piscine vengono da una eccezionale stagione estiva, ma soprattutto da una spinta a frequentare gli impianti acquatici alimentata dai trionfi ai Mondiali e agli Europei degli atleti azzurri. Il presidente della FIN, l’ onorevole Paolo Barelli, ipotizza che sulla spinta emotiva dovuta ai successi storici delle discipline natatorie, oltre 500,000 persone aggiuntive potrebbero riempire le nostre piscine. Una previsione veramente auspicabile anche se il 10% in più rispetto ai 5,2 milioni/anno registrati nell’ultimo lustro – al netto del 2020 e 2021…-, con le difficoltà e chiusure di molti impianti, non è facile da accogliere.

Ma dopo tanti mesi (almeno 30) di blocco e azzeramento delle entrate, peggiorati dalla crisi energetica, un’ondata di nuove iscrizioni alle piscine sarebbe vitale per un ritorno ad equilibri e serenità che al settore mancano, con gravi rischi per la sopravvivenza di molti impianti e società.

Sperando che, miracolosamente, chi andrà al governo una volta tanto rispetti almeno una delle promesse spesso poi ignorate: che lo sport sia centrale nella programmazione governativa e che venga riconosciuta la sua dimensione sociale, senza dimenticare quella lavorativa ed economica. A partire dalla riforma definitiva dello sport.

In questo, Angelo Gnerre con ARISA è estremamente consapevole e sarebbe ideale tenesse un filo diretto con la stampa che conta nonché con le reti televisive che, dopo la sua apparizione sul Corriere, gli hanno dato spazio.

È nell’interesse di tutti gli italiani e di un intero comparto, il quale, senza attendere aiuti di terzi, deve comunque superare le sue difficoltà, tornando all’attività piena dal prossimo settembre.

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